La raccolta dei codici a barre (o degli scontrini fiscali) a scopi filantropici, almeno fino a pochi anni fa, era una delle leggende più in voga: in cambio di un certo numero di bollini un bambino disabile avrebbe ricevuto una carrozzina. Si diceva che i codici devono iniziare con il numero 8, che indicherebbe la provenienza nazionale del prodotto, e occorrerebbe raccoglierne 5.000 o 7.000 a seconda delle versioni. Tuttavia i centri di raccolta non sono mai ben specificati, o meglio, non sono mai esistiti.
Non si è riuscito mai a risalire alla vera fonte della leggenda. Sicuramente è da ricollegare in parte alle storie simili che circolano negli Stati Uniti. In ogni caso si è cercato di risalire al flusso di diffusione; questo sarebbe partito da Alessandria, per poi espandersi ad altre località del Piemonte, ed arrivare poi a tutto il paese.
La raccolta dei codici a barre, talvolta pacchetti di sigarette o pezzi di carta di alluminio, forse nasce da una sorta di esorcismo per liberarsi dai sensi di colpa. In altre parole, si possono fumare le sigarette o fare scorpacciate di cioccolatini, purché si compia un simbolico atto di riparazione recuperando, proprio da questi prodotti, materiali che possano fare del bene a qualcuno. Ci si può concedere acquisti sfrenati se c'è la giustificazione che le prove d'acquisto servono ad aiutare chi non può frequentare i negozi.